Nel mondo della consulenza assicurativa e patrimoniale si muove una nuova figura professionale, quella dell’analista previdenziale. E no, non si tratta di un’ennesima “trovata”, ma di una nuova specializzazione che può aiutare a navigare con agilità il controverso mare delle pensioni.
Il tema della previdenza sta diventando sempre più delicato per affidare al caso o alle sole normative vigenti la costruzione di un futuro pensionistico sereno. Essere previdenti, per l’appunto, vuol dire prendere per tempo le misure e avviare le azioni necessarie per fronteggiare i bisogni futuri.
Basti pensare a quanto sia complesso e articolato oggi il mondo del lavoro, e quante riforme sono state attuate nel corso degli anni sia dal punto di vista previdenziale che professionale.
Tutto ciò impatta su quando andremo in pensione e con quali importi. è recentissima la notizia secondo cui, da ultimi aggiornamenti del simulatore Inps sulle pensioni, emerge con chiarezza che chi ha oggi 30 anni rischia di andare in pensione a 70 anni.
Ma allora come possiamo orientarci? Chi può aiutarci a restare al passo con i continui cambiamenti e a studiare un percorso adeguato per i nostri obiettivi di vita?
Scopriamo chi è un analista previdenziale, cosa fa e qual è il suo ruolo nella tutela dello stato economico presente e futuro di un individuo e della sua famiglia.
Chi è l’Analista Previdenziale e cosa fa nel concreto?
L’analista previdenziale è specializzato nel campo della previdenza sociale e dei sistemi pensionistici.
Questa figura qualificata è in grado di analizzare la situazione contributiva e previdenziale del cliente: esamina l’estratto conto contributivo per verificare i contributi pensionistici versati, se ci sono eventuali periodi lavorativi non coperti e anomalie, e calcola l’importo delle pensioni di vecchiaia, di invalidità, di inabilità e per superstiti.
Conosce le dinamiche e le regole delle diverse casse di previdenza (Inps, Inarcassa, CNPAF, CNPADC, ENPAM, ENPAF, ecc.) per questo può analizzare qualsiasi profilo: lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, autonomi, iscritti alla Gestione Separata INPS e liberi professionisti iscritti a una cassa di categoria.
Si occupa in particolare di:
- Analisi delle posizioni contributive. Verifica e analizza gli estratti contributivi dei clienti per determinare i diritti pensionistici maturati e stimare l’importo delle pensioni spettanti.
- Redazione del report. La sua analisi si concretizza in un report dettagliato che può essere utilizzato dal cliente o da un consulente previdenziale per prendere decisioni informate e costruire un piano strategico per il futuro.
La figura del Consulente Previdenziale
Una volta esaminato il quadro completo, dati alla mano, arriva la parte relativamente più difficile. Come possiamo utilizzare queste informazioni per pianificare il futuro e metterlo al riparo da eventuali imprevisti?
Ecco che viene in nostro soccorso un consulente specializzato il cui scopo principale è quello di aiutare le persone a comprendere e a gestire le loro posizioni previdenziali, sia nel contesto della previdenza obbligatoria che in quella complementare.
Spesso lavora in sinergia con l’analista previdenziale proprio per fornire un servizio completo. In base alla situazione previdenziale e patrimoniale emersa dall’analisi sviluppa strategie su misura affinché le persone possano raggiungere facilmente i loro obiettivi, gettando le basi nel presente per ottimizzare la pensione futura.
Per esempio con consigli su come integrare la pensione obbligatoria con altre forme di risparmio, proponendo soluzioni ad hoc che massimizzano i benefici fiscali, previdenziali, e non solo.
Aiuta inoltre i clienti a comprendere le complesse normative previdenziali, assicurandosi che possano sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle leggi vigenti, come ad esempio il riscatto della laurea o del praticantato.
Perché è importante richiedere una Consulenza Previdenziale?
Rivolgersi a un consulente specializzato offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, avrai accesso a una valutazione professionale della tua situazione finanziaria e pensionistica attuale. Questo ti aiuterà a identificare eventuali lacune o problemi nel tuo piano pensionistico e a prendere le misure necessarie per correggerli.
Infatti, per poter prendere decisioni consapevoli, dovresti prima comprendere con chiarezza come funziona il sistema previdenziale e quali possono essere i possibili sviluppi.
Avrai forse già sentito parlare di gap previdenziale: ad oggi, per effetto di molteplici fattori, la pensione pubblica non sarà mai pari ai nostri ultimi stipendi ricevuti prima di andare in pensione. E questo è già un primo dato oggettivo che ci aiuta a comprendere quanto il futuro possa presentare incertezze e discontinuità.
Un consulente previdenziale è in grado di fornire una serie di informazioni utili e di identificare le migliori opzioni per integrare la pensione, massimizzando i benefici e minimizzando i rischi. Il suo lavoro si basa su un progetto a lungo termine.
Ogni individuo ha esigenze uniche, per questo è necessario fornirgli soluzioni personalizzate che tengano conto della specifica situazione contributiva e degli obiettivi di vita.
E se la tua condizione finanziaria dovesse cambiare nel tempo, un buon consulente andrà ad adattare il tuo piano di tutela e di risparmio alle nuove circostanze, proponendoti le modifiche necessarie per ambire a una certa sicurezza finanziaria.
Per ultimo, ma non per importanza, le leggi in materia di previdenza sono in continua evoluzione. Per questo la figura del consulente previdenziale è cruciale nel momento in cui mantiene aggiornati i clienti sulle nuove normative e su come queste possano influire sui loro diritti e benefici pensionistici.
Analista e consulente previdenziale: due figure cruciali per la pianificazione finanziaria e non solo
Ancora oggi, molto spesso, non si percepisce il reale valore del tempo e dell’investimento sul proprio futuro.
Per quanto possa sembrarci un evento ancora troppo lontano, o per quanto l’incognita del futuro possa spaventarci, la pianificazione finanziaria è una delle poche armi a nostra disposizione.
Per noi di Assit più che “fare” il consulente occorre “essere” un consulente, avere la consapevolezza del valore della propria professione e della responsabilità che essa comporta, sentirsi coinvolti in un grande progetto finalizzato a qualcosa che va oltre alla vendita, ma ha a che fare con il futuro delle persone.
Per questo abbiamo sviluppato un metodo certificato basato sull’analisi dei rischi, fornendo tutti gli strumenti per poter scegliere consapevolmente come tutelare te, la tua famiglia e la tua impresa.
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