Il lavoro autonomo ha i suoi innegabili vantaggi, ma non è tutto rose e fiori.
Se possiedi partita Iva, hai uno studio professionale o lavori come freelance sai cosa significa cercare di gestire le ore di lavoro senza andare in forte stress, occuparsi del business plan e della fiscalità, promuovere la tua attività per generare nuovi contatti e clienti, sentirsi tutto il peso sulle spalle e non potere neanche beneficiare di un giorno di malattia retribuito.
Per non parlare di quanto le preoccupazioni e l’instabilità sul lavoro incidano sulla tua sfera privata e viceversa.
La tua professione rappresenta il tuo patrimonio. Hai compreso l’importanza di proteggerla in diverse situazioni critiche che si possono verificare, e magari hai già richiesto una quotazione al tuo assicuratore o a un preventivatore online.
C’è un però.
Prima di sottoscrivere una polizza dovresti sapere quali sono i rischi che corri in ambito privato e professionale, poiché i due aspetti non possono essere separati. Così da comprendere quali assicurare e quali possono essere presi in carico.
Tutelarsi non è come giocare alla pignatta, colpendo polizze ad occhi chiusi, cercando di accaparrarsi quelle che forse un domani potrebbero rivelarsi utili. Ogni settore ha le sue regole, le sue esigenze e le sue opzioni, per questo abbiamo cercato di fornirti un quadro generale dei principali rischi di chi svolge la libera professione.
1. Rischi professionali per Partite Iva
Nessuna professione è esente da rischi. Lavorare serenamente implica essere protetti in modo adeguato nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto e potrebbero esserci serie ripercussioni.
Responsabilità civile
Un primo elemento da tenere in considerazione è la possibile richiesta di risarcimento danni da parte di terzi, clienti e non solo. Solo per citarne alcuni:
- Danni per negligenza, ossia errori causati da disattenzione e incuria, come ad esempio la perdita di importanti documenti
- Danni per imperizia: nel caso in cui si svolgano attività senza averne le competenze tecniche
- Danni per imprudenza nell’esercizio della professione.
Alcune categorie, vedi medici, farmacisti o ingegneri, hanno l’obbligo di sottoscrivere una RC Professionale per poter esercitare la professione, come regolamentato dal D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137. Se sei un libero professionista senza albo puoi decidere di non stipulare un’assicurazione professionale, ma puoi scegliere di non rinunciare completamente a tutelarti optando per altre soluzioni.
Per scoprire come funziona una copertura RC Professionale per lavoratori autonomi clicca qui.
Attacchi informatici
Un altro tipo di rischio è connesso alla sicurezza informatica: i cyber risks possono portare a importanti perdite economiche e/o finanziarie in seguito a eventi accidentali o dolosi inerenti al sistema informatico.
Il rapporto Clusit 2021 sulla sicurezza informatica in Italia evidenzia come la pandemia sia stata un fattore decisivo nell’aumento degli attacchi informatici, cresciuti del 12% nel 2020, con un impatto di media/alta gravità.
Ogni professionista può esserne colpito, a prescindere dal settore in cui opera. Oggi infatti gran parte della gestione delle attività è trasferita online, dalla semplice casella e-mail ai servizi di archiviazione dati in cloud.
Puoi assumerti il rischio di vedere dispersi o divulgati i tuoi dati e quelli dei tuoi clienti?
Danni ai beni: furto, incendio e atti vandalici
È stato stimato che sono proprio incendi ed esplosioni a causare ogni anno i danni più gravi alle aziende a livello mondiale, determinando perdite superiori ai 14 miliardi di euro.
Questi eventi imprevedibili colpiscono vari aspetti, a partire dalla sicurezza e incolumità delle persone sino ai danni economici e le ripercussioni per l’attività. Possono coinvolgere l’intero edificio/struttura/studio o una parte delle attrezzature.
Non solo dolori, ma anche lunghe pratiche da sbrigare…
Il rispetto delle norme di sicurezza e i controlli frequenti non possono comunque evitare i danni, per questo esistono delle coperture specifiche che tutelano il professionista nel caso in cui avvengano.
2. Rischi connessi alle entrate economiche
La più grande risorsa di cui disponiamo è la nostra capacità di generare reddito.
Il bilancio annuale di un libero professionista dipende strettamente da quanto egli stesso sia abile a creare un business attorno a sé e alle proprie competenze, ma non solo. Se il lavoro diminuisce – o non si hanno più le stesse facoltà per lavorare – non può più contare su entrate certe.
Ad esempio potrebbero verificarsi degli accadimenti gravi come malattie, infortuni, ecc. che lo costringerebbero a rinunciare al suo attuale tenore di vita.
Le domande da porti sono dunque:
- A seguito di eventi gravi e invalidanti riceverei adeguato supporto mantenendo il mio attuale stile di vita?
- I miei familiari sarebbero tutelati nel caso in cui non ci fossi più?
- Ho gli strumenti giusti per correre eventualmente ai ripari o so quantomeno come acquisirli?
Se hai risposto NO ad almeno una di queste domande, dovresti iniziare a pensare a delle forme di tutela specifiche.
3. Rischi connessi al patrimonio
Quando parliamo di beni dobbiamo tenere a mente le responsabilità connesse. Ad esempio per risarcire un danno a terzi di grande entità si potrebbero perdere casa, beni e/o parte del proprio reddito futuro.
Immobili di proprietà, figli, animali domestici: quali sono i rischi a cui potresti andare incontro? Solo per elencarne alcuni:
- Scoppio, incendio, eventi atmosferici che danneggiano i beni
- Responsabilità civile in caso di danni a terzi, generati da te, dai tuoi familiari o dal tuo amico a quattro zampe
- Furto e rapina
Hai mai pensato a quali possono essere le conseguenze di tutto questo?
Poi, considera pure l’impatto economico di spese – spesso impreviste – come quelle legate alla salute.
Di frequente per ridurre il tempo di attesa di cure mediche o visite specialistiche si sceglie di accedere alla sanità privata. Questo implica mettere mano al portafoglio, e vedere di conseguenza erodere il tuo patrimonio.
4. Incognite sul futuro: programmazione del reddito
Il momento della pensione è visto ormai come un miraggio da chi svolge un lavoro autonomo. O meglio, come una vera e propria incognita.
Ti immagini in barca a vela a girare il mondo o in una casetta di campagna a veder crescere i nipoti? Qualunque sia il tuo progetto per il futuro è fondamentale conoscere cosa ti aspetta.
C’è una certezza: lo Stato fornisce delle garanzie e degli importi di base, ma quasi nessuno sa di cosa si tratta e riesce a quantificarli.
Eppure una grossa fetta dei lavoratori autonomi non conosce i suddetti dati e aspetti chiave.
Per affrontare con serenità i progetti futuri dovresti conoscere:
- L’ammontare della tua pensione
- Quali sono le coperture della tua cassa previdenziale
- Quali tutele ti spettano a livello pubblico
Così potrai continuare a godere dei frutti della tua professione anche quando non sarai più operativo, e scegliere con consapevolezza se e come ricorrere a forme di previdenza integrativa privata.
Rischi assicurativi per liberi professionisti, come conoscerli e gestirli attivamente?
Come vedi i rischi che possono colpire un lavoratore autonomo sono molteplici e toccano sia l’ambito privato che professionale. La buona notizia è che è possibile conoscerli per tempo e adottare le strategie migliori per evitarli, o quantomeno per ridurne le conseguenze.
Noi di Assit li abbiamo mappati tutti, seguendo i criteri del risk management, e siamo in grado di quantificare gli effetti che tali eventi avrebbero sul singolo o sull’intera famiglia qualora accadessero.
La Diagnosi dei Rischi per liberi professionisti ha lo scopo di farti ottenere questo triplice risultato:
- Conoscere la tua esatta esposizione a tutti i rischi
- Confrontare come stai gestendo questi rischi rispetto a ciò che dovresti fare
- Avere una guida chiara per gestirli correttamente nel tempo.
Solo partendo da qui potremo costruire insieme un piano di tutela adeguato, per avere libertà e sicurezza anche negli anni a venire.
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